Lucca, Pisa, Livorno 2016-2017 – La sensazione di essere fuori posto, fuori tempo, sempre un po’ assente anche se circondato da familiari, amici o conoscenti. Questo è quello che ho cercato di fotografare.
In termini tecnici il rumore bianco è un suono caratterizzato dall’assenza di periodicità nel tempo e da ampiezza costante su tutto lo spettro di frequenze, ovvero la somma di tutti i suoni.
Per questo motivo in analogia con il colore bianco, che è il colore somma di tutti gli altri, viene definito “rumore bianco”.
Nella pratica però il rumore bianco non esiste, è un concetto fisico, astratto, in quanto irrealizzabile.
Nei casi reali il rumore bianco è al più riferibile solo ad un intervallo di frequenze, alcuni esempi sono il sottofondo della cabina di un aereo in volo e il suono dell’asciugacapelli.
Il rumore bianco ha la particolare proprietà di annullare gli altri rumori. Immagina di essere all’interno di una stanza buia e accendere una torcia, noteresti immediatamente la luce. Ma se invece la stanza fosse già completamente illuminata, la torcia nemmeno si noterebbe.
Il rumore bianco è l’insieme del Tutto, visibile, ascoltabile, vivibile. La surreale normalità che sovrasta con il suo chiacchiericcio generale paure, gioie, desideri più profondi e personali.